Cari amici di Icaro In Volo, abbiamo pensato tanto all’incipit da dare a questo articolo. Per quanto possa sembrare simile agli altri, di simile non ha nulla. Il fascino subito e lo stupore provato nei confronti di Israele ci ha messo in difficoltà. Raccontare questo luogo senza essere riduttivi è una sfida ardua ma noi proveremo, in poche righe, a trasmettervi le emozioni che la holy land ha suscitato in noi. Ma partiamo dal principio.
Arrivati all’aeroporto di Ben Gurion di TLV e superati i lunghi e scrupolosi controlli, abbiamo raggiunto la stazione dei treni presenti all’interno del terminal. Qui, al costo di 9 shekel ( 2,41 € ) a testa, abbiamo raggiunto il centro di Tel Aviv. Da lì un bus ci ha portato fino alla fermata di nostro interesse: Dizengoff.
Dizengoff street è una delle strade principali del centro di Tel Aviv, che prende il nome dal primo sindaco della città: Meir Dizengoff. Qui si trova il nostro hotel prenotato appena 24h ore prima, al costo di poco meno di cento euro a notte. Il primo impatto con la città è davvero sconvolgente: la Miami del medio oriente ci ha già conquistato con i suoi grattacieli, con la wi-fi libera, gratuita e ben funzionante e con la gentilezza di un popolo giovane (media età 28 anni) che ci ha indicato i luoghi da visitare, i ristoranti dove poter degustare i prodotti tipici e il numero del bus che ci ha permesso di raggiungere il nostro hotel.
Una cena deliziosa dal sapore mediorientale
Dopo aver sistemato i nostri bagagli presso il White House Hotel di TLV, abbiamo chiesto alla gentile receptionist di nome Shahar quale fosse il luogo più carino dove poter assaggiare i piatti tipici israeliani. Il ristorante suggerito si chiama La Shuk ed è, senza dubbio, uno dei bistrot più buoni della zona. Per nostra fortuna si trova vicinissimo a noi: nel corner suggestivo di Dizengoff square. Il menù è composto da piatti con ingredienti locali ma composti e presentati in maniera creativa. L’aspetto del locale e’ molto “cool”.
I tavoli danno direttamente sulla piazza ed è piacevole guardare la “bella gente” di Tel Aviv che passa davanti ai nostri occhi. Ad accoglierci una simpatica cameriera di nome Netta la quale ci offre, come segno di benvenuto, del pane caldo ai cinque cereali e delle salse squisite (una al sesamo chiamata tahina, l’altra a base di pomodoro e aglio) di cui chiediamo subito il bis. Per le portate principali la nostra scelta ricade su un pesce al forno su melanzana cotta al vapore e un kebab con patate e carote molto speziato, una delizia per gli amanti dei sapori etnici.
Una città giovanissima
Finita la cena, nonostante la stanchezza del viaggio, decidiamo di fare una passeggiata lungo le vie del centro, notando con entusiasmo che questa città è stracolma di giovani, anzi giovanissimi, che si aggirano liberamente, fino a tarda notte, tra i tantissimi locali che popolano la città. Musica, cocktail bar e un’energia positiva e sicura; in barba al comune pregiudizio che vedrebbe questa come una città pericolosa.
Jogging notturno nelle doppie piste ciclabili, monopattini che sfrecciano veloci, ragazzi che scherzano sui prati suonando la chitarra; ci regalano una serata spensierata. Tel Aviv è una metropoli cosmopolita con un sapore tutto suo, molto lontano dalle città mediorientali. Lo stile architettonico Bauhaus, che connota le case di Tel Aviv con linee dritte e balconi sospesi, ci guida fino a perderci nella zona del Camel Market e in un quartiere pulito e illuminato, caratterizzato da installazioni street art e da tanti gattini, la passione di Guenda. La notte procede a gonfie vele con una lunga passeggiata romantica. Sono le 3 del mattino ed è l’ora, per noi, di riposare. Domani ci aspetta una giornata intensa.
Direzione terra santa
Lo sapevo che un giorno sarei riuscito a visitare la culla delle religioni! Il cuore pulsante dei monoteismi (cristianesimo, ebraismo, musulamesimo)! Siamo emozionatissimi! Facciamo una veloce colazione e veniamo “recuperati” da Wayel: una guida israeliana fornitaci dalla gentile Maria Grazia la quale, con grande preparazione e conoscenza della lingua italiana, ci illustra quella che sarà la nostra giornata. La distanza tra TLV e Gerusalemme è di circa 66 chilometri e dopo 45 min circa riusciamo finalmente ad arrivare nel luogo che volevamo visitare da sempre.
La città vecchia di Gerusalemme
Il nostro cammino comincia dal cuore pulsante di questa città che si trova all’interno delle vecchie mura cinquecentesche di Solimano il Magnifico. La vita quotidiana scorre veloce e si ha la sensazione di trovarsi in un grandissimo mercato a cielo aperto. Entriamo dalla porta di Jaffa, ed è da qui che cominciamo il nostro tour tra i 4 quartieri: ebraico, cristiano, musulmano, armeno. Da questo momento in poi l’unica emozione che riusciamo a provare è quella della meraviglia! Così tanti colori, lingue e tradizioni convivono con fervore e rispetto in questo luogo!Mente, cuore e vista vengono travolti da innumerevoli suggestioni culturali. Ci perdiamo tra le viuzze caratteristiche di Gerusalemme. Tra foto, trattative, piccoli acquisti, incontri, foto e video in un set entusiasmanti, ci incamminiamo verso i luoghi principali e noti a tutti di questa incredibile meta. Il primo ha un valore tutto Cristiano.
Il Santo Sepolcro
La chiesa del Santo sepolcro è unica. Per un Cristiano è un’ emozione indescrivibile poter pregare sulla pietra dove il corpo di Gesù fu deposto e lavato dopo la crocifissione. Migliaia di persone provenienti da tutto il mondo si raccolgono in preghiera, ammirano la bellezza di questa Chiesa e si mettono in fila per poter visitare la tomba di Gesù. Siamo stupiti di trovare un luogo così sacro tra le case della città. Il complesso comprende punti importanti: Santo sepolcro, Golgota e la Pietra dell’ Unzione, dove molti fedeli poggiano i loro oggetti sacri per benedirli. Il fondamento della fede cattolica quindi è tutto qui. Migliaia di pellegrini e una tomba vuota. Simbolo di speranza certa, per chi crede. Guenda ed io, essendo Cattolici, affidiamo le nostre preghiere a questo luogo sacro, con gioia e commozione.
Il muro del pianto
Dal santo sepolcro ci spostiamo nel limitrofo quartiere ebraico dove, dopo aver ascoltato una dettagliata ricostruzione storica da parte della nostra preziosa guida Wayel, osserviamo alcuni ritrovamenti archeologici e scavi della originaria Gerusalemme. Giungiamo in un’ in enorme piazza illuminata da un cielo vasto e azzurro. Qui si erge il Western Wall, muro occidentale, meglio noto come Muro del pianto. Dal punto di vista storico, questo luogo, oggi simbolo della fede ebraica, era un muro di cinta risalente all’epoca del secondo tempio di Gerusalemme. Punto di riferimento anche per i musulmani per cui prende il nome di Muro di Al- Buraq. Questo è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più sacri al mondo. L’impatto è “forte” e l’ energia che emana si percepisce anche a distanza.. Nelle fessure del muro i fedeli infilano i foglietti con scritte le loro preghiere preghiere. Donne e uomini piangono, leggono la Torah e affidano sogni e speranze a Jahvè. Il muro si trova ai piedi della spianata delle Moschee, uno dei luoghi più sacri dell’Islam. E’ preceduto da una grande piazza sempre gremita di gente, che funge da Sinagoga all’aperto. Avvicinandovi al muro, noterete che l’area viene divisa in due parti: la zona a sud che è più piccola ed è riservata alla preghiera delle donne mentre quella a nord è più grande ed è per gli uomini. E’ importante dire inoltre, che l’ingresso al muro del pianto è gratuito per i fedeli di tutte le religioni, di giorno e di notte, in tutti i giorni dell’anno. L’unica indicazione è quella di avere un abbigliamento e un comportamento consono ad un luogo religioso.
Il quartiere musulmano
La giornata scorre velocemente. Oggi è venerdì: giorno sacro per i fedeli del Corano. Oggi è anche il giorno pre-Shabbat, motivo per il quale il tempo che la nostra guida può dedicarci sta per scadere; bisogna accelerare! Dal muro occidentale ci addentriamo nel quartiere musulmano: il quartiere più vivace e caotico dell’intera città vecchi. Nel caso vi trovaste a visitare la città di sabato, potrebbe rivelarsi l’ unica salvezza. Trovereste quasi tutto chiuso negli altri quartieri. Qui si può acquistare un po’ di tutto: dai tappeti agli incensi e, cosa più curiosa, souvenir per tutte le religioni. Si sa che il commercio non ha partito! E gli arabi sono mercanti nati. Quindi: si contratta ogni acquisto! Parte della via Dolorosa, l’inizio da Lion’s Gate, si trova in questo quartiere, ma l’attrazione turistica di grande richiamo è sicuramente la Cupola della Roccia: un santuario islamico edificato su un sito chiamato, rispettivamente dai musulmani e dagli ebrei, Spianata delle Moschee o Monte del Tempio. Con la Moschea al-Aqsa costituisce l’al-Haram-al-Sharif che è considerato il terzo sito più importante per i musulmani (dopo la Ka’ba e la Moschea del Profeta).
Grazie Gerusalemme
Sono le 16 e la nostra permanenza a Gerusalemme giunge al termine. Dopo aver salutato con gratitudine la nostra guida ed essere usciti dalle mura dalla porta di Damasco; torniamo con un driver del luogo nella vicina TLV. Qui, dopo aver cenato con un gelato niente male lungo la Dizengoff street, decidiamo di dedicarci nuovamente al nostro sport preferito: perderci camminando tra le vie dei luoghi che visitiamo! L’ora è tarda e domattina ci aspetta un aereo che ci riporterà a Milano pertanto, dopo un’ora all’aria aperta, decidiamo di tornare in hotel, preparare le valigie e andare a letto. In aeroporto, in uscita come in entrata, ci aspettano diversi controlli prima di decollare alla volta del bel paese.
Consigli per il vostro viaggio a Israele
Per fare ingresso in Israele non è necessario effettuare alcun test Covid-19 né completare alcun formulario online prima della partenza. Ai viaggiatori è comunque richiesto di essere in possesso di una copertura assicurativa che copra anche i costi legati al Covid-19. Sono diverse le compagnie che operano dall’Italia a Israele; noi, per esempio, abbiamo utilizzato Ryanair al costo di 28€ e siamo rientrati a Napoli. Per quanto riguarda il passaporto è necessario che abbia una validità residua di 6 mesi. In ogni caso, come per ogni viaggio all’estero, vi consigliamo di dare un’occhiata al sito viaggiare sicuri della farnesina per evitare di ritrovarsi in situazioni spiacevoli.
Viaggio da noi caldamente consigliato per aprire mente e cuore e per chi desiderasse la prova del fatto che convivere tra persone diverse è possibile e arricchisce tutti.
Buon viaggio!
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