Chi viaggia ama il mondo? Eliminando il punto interrogativo, questa parrebbe un’equazione talmente lapalissiana da non contribuire neppure alla genesi di una riflessione sull’argomento attorno al quale è imperniata. Eppure, la domanda ha pienamente ragion d’essere, soprattutto alla luce dei risultati di uno studio pubblicato su “Nature” e condotto dall’Università di Sydney, secondo cui il turismo globale causa l’8% delle emissioni di gas serra sul nostro pianeta. Di fatto, ogni anno vengono rilasciate circa 4,5 gigatonnellate di anidride carbonica equivalente (unità di misura che permette di considerare in un unico gruppo anche emissioni di gas serra diversi) e questo non giova alla salute della Terra, così come le orde di visitatori eticamente distanti dai modelli di paidéia d’ellenica memoria, che, complice la loro scarsa attenzione (per ricorrere a un eufemismo, ndr), creano atolli di plastica e rifiuti vari nelle fognature delle località presso cui si recano. Quali sono le contromisure da adottare, dunque, per non rinunciare a viaggiare e rispettare al tempo stesso l’orbe terracqueo?
Turismo ecosostenibile: attenzione all’inquinamento da carburante
Per agevolare il turismo ecosostenibile, uno degli elementi a cui fare meno ricorso è l’aereo, il cui carburante impatta duramente sull’ambiente. La scienza si sta portando avanti su questo fronte e ha già ideato carburanti alternativi da fonti sostenibili, ma servirà ancora tempo prima che questi siano disponibili. Una soluzione per l’immediato, dunque, risiede nella scelta di un altro mezzo di trasporto, sia esso l’automobile o il treno, che offrono peraltro la possibilità di vedere scorrere da vicino paesaggi mozzafiato e da immortalare con il proprio smartphone (ma non se siete voi a guidare!).
Turismo ecosostenibile: viaggiare con educazione aiuta il pianeta
Dalle lagune piene di bottiglie di plastica alle acque contaminate delle città sacre, l’inquinamento è diventato un problema serio per le mete che ospitano migliaia di turisti ogni anno. Il manuale del perfetto visitatore pone in risalto l’importanza di non lasciare tracce negative del proprio passaggio: è vietato abbandonare i propri rifiuti in giro (questo comportamento va tenuto anche nelle vostre città o paesi di residenza) e, per contro, è consigliato informarsi a dovere per non correre il rischio di finanziare il finto ecoturismo, vale a dire quello che esorta a “dare un’ultima occhiata” a paesaggi iconici prima che “scompaiano per sempre”. Occhio anche ai souvenir: le magliette ricordo che vi vengono proposte sostengono realmente l’economia locale?