Due mostre all’estremo nord e all’estremo sud, in Val d’Aosta e in Sicilia. Entrambe particolari e interessanti.
La prima è a Bard, pochi chilometri dopo il confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, nel Castello edificato nell’anno Mille e ricostruito nel 1830, caro a Napoleone Bonaparte e con le celebri prigioni dalle 22 celle. La mostra omaggia l’Art Deco’, che si riferisce all’esposizione parigina del 1925, una vera rivoluzione nello stile e nel gusto delle arti decorative, visive, architettura, moda e ovviamente pittura e scultura.
Presenti opere di Gio’ Ponti, sfavillanti ceramiche per Richard Ginori, Vittorio Zecchin, Galileo Chini, Francesco Nonni, il ritratto di Augusto Solari di Adolfo Wildt, quelli di Sartorio, i dipinti di Terzi e Umberto Brunelleschi, e gli studi preparatori del grande arazzo futurista di Giacomo Balla. Art Deco’ dalle linee precise e geometriche, avamposto del futurismo. Stile sintetico, aerodinamico, con l’uso di alluminio, acciaio inossidabile, legno intarsiato, pelle e lacche. Disegni dalle curve vaste, diverse da quelle sinuose dell’Art Nouveau.
IL DECO’ IN ITALIA, L’ELEGANZA DELLA MODERNITA’. CASTELLO DI BARD, FINO AL 10 APRILE 2023.
A Palermo ecco la mostra “L’altro, lo stesso”, che riprende il titolo della raccolta di poesie di Jorge Luis Borges, dedicata al processo di ricreazione con cui la natura alimenta continuamente la nascita di una nuova vita.
Alla Fondazione Merz, alla Zac, la Zisa Arti Contemporanee, opere considerate come lavori in movimento, in conflitto o collaborazione fra loro,non statiche. Opere di Mario e Marisa Merz, Rosa Barba, Lida Abdul, Alfredo Jaar, Emily Jacir, Joan Jonas, Lawrence Weiner, piu’ una proposta sonora di due artisti internazionali palermitani d’adozione: Silvia Maglioni e Graeme Thomson. Lavori anche provocatori, da studiare.
L’ALTRO, LO STESSO. FONDAZIONE MERZ ALLA ZAC, CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA. PALERMO. FINO AL 26 MARZO 2023.