Storie e dominazioni
Capoluogo del Friuli Venezia Giulia è la città di confine più a est d’Italia. La sua storia ha inizio in epoca pre romana per poi diventare colonia di Roma. Dopo i fasti imperiali la città decade a seguito delle invasioni barbariche. Subisce varie dominazioni per poi divenire un libero comune che si associa alla casa d’Asburgo (1382). Fra il Settecento e l’Ottocento la città conosce una nuova prosperità grazie al porto franco e allo sviluppo di un fiorente commercio che fa di essa una delle più importanti metropoli dell’impero austro-ungarico. Città cosmopolita, importante polo di cultura italiana e mitteleuropea, viene incorporata al Regno d’Italia nel 1918 a seguito della prima guerra mondiale.
Poeti natali
Trieste è stata una capitale culturale italiana che ha dato i natali a grandissimi poeti e scrittori come Italo Svevo e Umberto Saba. Amata da James Joyce, Trieste subisce diversi influssi culturali: austriaci, sloveni, croati ma soprattutto tedeschi. E in questo clima di clima di multiculturalismo, fervore artistico, prosperità borghese con una spruzzata di psicanalisi che nasce il primo romanzo moderno: “La coscienza di Zeno”. In quest’ opera il nascente pensiero freudiano trova espressione in numerosi capitoli come quello “dell’ultima sigaretta”; che ultima mai sarà; e in quel poetico capitolo dedicato alla morte del padre, suggellata con un ultimo gesto: uno schiaffo o forse carezza che tanto condizionerà la vita del protagonista. La figura di Zeno Cosini, così moderna nella sua inettitudine, è un concentrato di caratteristiche dell’antieroe che diventerà protagonista della letteratura mondiale da qui in avanti.
Le quattro statue di bronzo
Passeggiando per la città potrete incontrare i suoi letterati, a grandezza umana, che si confondono tra la folla.
Umberto Saba: senza pipa e proiettato verso la libreria che gestiva, in via San Nicolò. Alla città ha dedicato diverse poesie. “La città vecchia”: la più bella mai scritta in assoluto sulla città che ha ispirato anche De André, autore di una canzone omonima su Genova.
Italo Svevo: solo un libro e un cappello in mano. Mi sarebbe piaciuto vederlo intento a fumare un’ ultima sigaretta. Perfetto per un “selfie” con lo scrittore.
James Joyce: di Nino Spagnoli la statua dedicata ad un triestino d’adozione. La sua scrittura fu influenzata da Svevo; basti pensare al celeberrimo monologo di Molly: un flusso di coscienza dalla matrice psicanalitica.
Gabriele D’ Annunzio: mi sono sempre chiesta cosa abbia a che vedere con la città… a voi la risposta.
Caffè San Marco
Se volete immergervi nell’atmosfera di un caffè letterario dei primi del 900’, sorseggiando un cappuccino e sfogliando le novità letterarie; vi consiglio un salto al caffè San Marco. Il servizio lascia un po’ a desiderare ma l’atmosfera è davvero incantevole. Locale dei primi del 900’ e arredato in stile Secessione Viennese. Ricco di decorazioni sui soffitti e sulle pareti da attribuite a vari artisti celebri come il pittore secessionista Vito Timmel, anch’egli assiduo frequentatore del caffè. Arredato in legno e mogano, si possono notare i tavolini di marmo con sostegno in ghisa, particolari per le loro decorazioni a teste di leoni (simbolo di Venezia), che furono utilizzati dagli austriaci come prova della presenza nel locale di avventori irredentisti italiani.
Caffè degli specchi
Se siete amanti del cioccolato non potete perdervi l’esperienza culinaria del caffè degli specchi. Fondato nel 1839, è l’unico rimasto tra i quattro caffè che un tempo spadroneggiavano quella che un tempo si chiamava Piazza Grande. All’interno si respira tutta l’atmosfera dell’Impero Asburgico: prendere un caffè qui ti farà sentire un pò come la Principessa Sissi.
Piazza Unità d’Italia
E se siete arrivati al caffè degli specchi fate un giro intorno a voi stessi per ammirare la magnificenza di Piazza Unità d’ Italia. Una delle più ampie e suggestive del mondo. Affacciata sul Golfo accoglie gli edifici più importanti: il municipio, il palazzo della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia e la prefettura del capoluogo. Statue bronzee accompagnano la discesa al Golfo dove potete ammirare grandi meduse. Una passeggiata all’ imbrunire è d’obbligo! Respirerete tutta la magia della città.
Shopping
Trieste è perfetta per gli amanti di antiquariato perché ricca di negozi vintage e di artigiani del legno. Monete antiche, bigiotteria, un’atmosfera familiare e multietnica ti fanno sentire a casa. Bellissimi i mercati, anche piccoli, che sorgono in ogni dove, specialmente quelli di frutta e verdura che scintillano di colori e varietà.
Teatro: che passione!
Trieste è una delle piazze più importanti per le compagnie teatrali. Una lunga storia di palcoscenico e un pubblico esperto e affettuoso!!! principale teatro è il Rossetti anche denominato: il Teatro blu! Questa ampia sala da 1.500 posti deve il suo restyling ad un restauro curato tra il 1999 e il 2001 da Luciano Celli e Marina Cons che scelsero l’oro e il blu come colori predominanti e crearono una suggestiva cupola stellata che si illumina allo spegnimento delle luci. Molto interessante la programmazione della Sala Bartoli: la sala ridotta del Rossetti offre le migliori novità della scena contemporanea italiana.